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BOHÈME, L'INCANTO

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Non scriverò certamente un articolo che parlerà di Bohème dal punto di vista tecnico perché non ne sarei in grado. Ma sicuramente voglio parlare e provare a trasmettere ai lettori le emozioni che mi ha suscitato questa straordinaria opera vista al Regio di Parma lo scorso marzo.

In breve, la Bohème di Giacomo Puccini racconta la vita di un gruppo di giovani artisti poveri nella Parigi del XIX secolo. Al centro della storia ci sono Rodolfo, un poeta, e Mimì, una giovane sarta malata, che vivono un'intensa ma tragica storia d'amore. Tra sogni, passione e difficoltà quotidiane, l’opera esplora il contrasto tra l’euforia della giovinezza e la crudeltà della realtà. La morte di Mimì chiude la vicenda con struggente malinconia. Il personaggio però a me più caro è però Musetta. Musetta è quel personaggio vivace, seducente, orgoglioso e capriccioso che rappresenta la libertà di essere sé stessi, senza paura di esprimere le proprie emozioni e desideri. La sua determinazione e la sua capacità di prendere il controllo della propria vita e delle situazioni sono qualità da ammirare e con cui identificarsi. Nonostante ciò, Musetta viene vista con un occhio più critico, e nel mondo di oggi verrebbe considerata la classica mangiauomini maliziosa che crede di poter ottenere tutto allo schiocco delle dita. Allo stesso tempo però, la sua vulnerabilità e la sua sensibilità la rendono umana e accessibile. Durante la visione dell'opera con gli occhi illuminati dal suo vestito colmo di paillettes mi tempestavo di domande. Chi non si è mai sentito come Musetta, cercando di bilanciare la propria indipendenza con il desiderio di essere amati e compresi? Il primo spettacolo dicono sia quello che ti rimane più nel cuore. È lo spettacolo per eccellenza. Grazie a questo spettacolo, che ha sancito la mia prima volta a teatro, sono riuscita a conoscermi un po' di più, questo spettacolo parla anche di me. Credo che il teatro oltre a milioni di pregi serva anche per guardarci allo specchio e spogliarci del tutto, mostrarci gli angeli e le bestie nere all'interno di tutti gli uomini. Un altro incanto è stato per me la musica. La musica è un elemento fondamentale nel teatro, capace di trasformare le scene in esperienze emotive intense e coinvolgenti. Con la sua capacità di evocare emozioni e creare atmosfere, la musica ha accompagnato ogni scena, da quella più gioiosa e spensierata come l'entrata di Musetta a quella più triste come la morte di Mimí. Ogni nota, ogni melodia, ogni ritmo contribuisce a dare vita alle parole e ai gesti degli attori, creando un'esperienza unica perché come un pezzo di artigianato fatto a mano, non ci potrà mai essere la stessa miscela per più interpretazioni. La musica nel teatro è come un linguaggio universale che parla direttamente al cuore, rendendo l'esperienza teatrale ancora più coinvolgente. In conclusione, quel primo spettacolo a teatro è stata un'esperienza che non dimenticherò mai e che mi ha aperto le porte a un mondo di emozioni e di arte.

 

credits Roberto Ricci

Ginevra Ravagna

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