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IN ASCOLTO

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16 aprile 2025

Caro diario,

ho pensato per molto tempo di riempire le tue pagine bianche, per raccontarti del mio lavoro. Sono una psicologa da circa vent’ anni e conosco quasi a memoria tutti i problemi che le persone possono avere; sono considerata una delle migliori in Italia per le mie doti di ascoltatrice e di rassicuratrice ma, maggiormente, per saper tenere il mio segreto professionale. È per questo che i ragazzi e le ragazze si fidano di me, perché sanno che possono parlare di tutti e tutto. Sono sicura che nel futuro ci sarà questo lavoro, perché tutti ne avranno sempre bisogno, nessuno ha zero problemi, tutti hanno delle difficoltà, e non bisogna vergognarsene. Ti racconto prima di tutto che cos’è la psicologia. Essa è la scienza che studia il comportamento dell'uomo attraverso i suoi processi mentali, affettivi e relazionali per promuovere il miglioramento della qualità di vita. Il termine "psicologia" è stato utilizzato per la prima volta nel XVI secolo, dal tedesco Filippo Melantone, latinista e grecista, per indicare l'insieme delle conoscenze psicologiche, filosofiche, religiose. Lo psicologo si occupa di promuovere un cambiamento sia a livello psichico che comportamentale e per riuscire a far ciò deve lavorare insieme al paziente, la cui motivazione è fondamentale. Il suo obiettivo è aiutarlo ad essere più consapevole di sé e ad essere in grado di prendere decisioni in totale autonomia e di favorire il suo benessere.

 

17 aprile 2025

Caro diario, scusa, ieri ero molto stanca e mi sono addormentata mentre scrivevo. Stamattina ho tante cose da dirti. Inizio a raccontarti la psicologia moderna e delle tantissime aree in cui si suddivide. Una sua branca è quella sperimentale che indaga i processi cognitivi e le funzioni psichiche e applica il metodo sperimentale. La psicologia inoltre può essere clinica, se si occupa della ricerca, valutazione, diagnosi, terapia, prognosi e riabilitazione di tutte quelle problematiche che riguardano la salute mentale e che possono causare disagio o sofferenza nelle persone. Quella sociale applicata invece utilizza i metodi psicologici e le scoperte della psicologia teorica per risolvere i problemi pratici di comportamento e dell'esperienza umana e animale. La psicologia del lavoro e delle organizzazioni è lo studio dei comportamenti delle persone nel contesto lavorativo e nello svolgimento della loro attività professionale in rapporto alle relazioni interpersonali, ai compiti da svolgere, alle regole e al funzionamento dell'organizzazione. La psicologia dello sviluppo e dell'educazione si occupa dello studio delle continue modificazioni e cambiamenti che si verificano nella persona umana, nelle diverse stagioni della vita. La psicologia giuridica si occupa di adozioni e affidi minorili, separazioni, divorzi, consulenze e perizie per i Tribunali anche in relazione ad eventuali abusi e maltrattamenti e degli interventi nelle carceri e nelle case di detenzione. Inoltre c'è una branca che si occupa di emergenze: interventi per l'elaborazione del lutto e per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress di vittime e soccorritori nelle emergenze individuali e collettive. Ultima, ma non per importanza, c’è la psicologia dello sport, a favore di atleti che praticano attività individuali o di squadra e per le Società Sportive.Devi considerare che circa 17.000.000 di italiani hanno un disagio psicologico: disturbi d’ansia, depressione, insonnia, disturbo post traumatico, dipendenza da smartphone e solitudine. Più nello specifico, quasi 1 italiano su 5 nel corso della vita, si è rivolto a uno psicologo. In particolare: i ragazzi tra i 10 e i 18 anni cercano sostegno per guarire da un disturbo alimentare (un’esigenza espressa dal 16% di loro); i ragazzi tra i 19 e i 25 anni hanno soprattutto problemi di legate ad ansia, stress, attacchi di panico e paure (64%), ma anche a problemi di coppia; tra i 26 e i 35 anni si cerca sostegno per guarire da una dipendenza e per problemi relazionali; infine nella fascia di età che va dai 36 ai 50 le persone hanno principalmente problemi di coppia. Ebbene sì, i giovani sono la fascia più vulnerabile. Per affrontare i loro disagi si punta molto sulle scuole. Ad oggi molti istituti offrono la possibilità di un incontro con uno psicologo. Anche in quella di Bozzolo, il mio paese, è presente una professionista gratuita che è disponibile per ogni alunno che ha bisogno di sostegno, ma non tutte le realtà hanno adottato questa iniziativa. Come riferisce la Dott.ssa Guaresi, medico e psicoterapeuta, che da anni si occupa dello Sportello di Ascolto per gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Bozzolo, “Per i ragazzi, a mio avviso, essa diventa un’opportunità molto preziosa per aiutare a comprendere come un problema, un dubbio personale, possano essere risolti e superati grazie ad un confronto. È importante abbattere un pregiudizio, una resistenza ancora presente. Deve diventare come andare dal medico. Nei paesi è ancora molto forte, nelle città è uno status symbol”.Tutte le scuole dovrebbero avere questa importante figura, perché spesso la mancanza di attenzione in classe è causata dall’assenza di una buona salute mentale: pregiudizi sul proprio fisico, dipendenza dallo smartphone (che causa stress, depressione, abuso di sostanze nocive alla salute).Al momento per svolgere il mio lavoro bisogna essere laureato in Psicologia, seguire un tirocinio ed essere iscritto all'Albo professionale dell'Ordine degli Psicologi. Senza l'iscrizione all'Albo non si ha diritto ad utilizzare il titolo di “Psicologo”, ma soltanto quello di “Dottore in Psicologia”.

 

19 aprile 2025

Amato diario, scusa, ieri non ho potuto scriverti perché un paziente stava affrontando una lotta interiore quindi ho preferito dedicarle più tempo rispetto alla solita seduta. Poi, dato che ero completamente in sintonia con le emozioni ho dedicato del tempo alla “decompressione". È un lavoro che richiede forza e grande stabilità. In questo modo una volta conclusa la giornata, occorre tornare in sé stessi, nel proprio spazio protetto. Tornando ai discorsi precedenti, adesso voglio raccontarti la storia di questo magnifico lavoro, però ho un paziente tra un ora, quindi approfondirò solo come si è sviluppato in Italia.Iniziamo: la nascita effettiva della psicologia, come scienza, viene generalmente ricondotta alla seconda metà dell'Ottocento in Germania, quando l'indagine psicologica si apre alle metodologie delle scienze naturali. Nella prima metà dell’Ottocento lo psicologo analizzava solo il comportamento e interpretava i sogni, invece dopo esamina i processi mentali, cognitivi e i comportamenti. Infatti, fisici e medici iniziarono ad occuparsi dello studio della psiche (l'insieme di quelle funzioni cerebrali, emotive, affettive e relazionali dell'individuo che esulano dalla sua dimensione corporea e materiale).Sono sicura che ti stai chiedendo come veniva considerato il mio mestiere.Nell’immaginario collettivo lo psicologo era reputato colui che curava i matti e i deboli: nel passato se eri omosessuale, bisessuale, zingaro, rom o con caratteristiche fisiche diverse dal resto della popolazione risiedente in quel luogo, venivi condannato al rogo o isolato.Gli psicologi più importanti sono stati Sigmund Freud (1895), considerato padre della psicologia, Maria Whito Calkins (1863) ovvero la prima donna presidente dell'American Psychological Association e Melanie Klein (1882) che ha sviluppato la terapia del gioco. E in Italia sai come si è sviluppata? Nel 1910 nasce la Società Italiana di Psicologia e, dopo 61 anni, a Roma e Padova si aprono i primi due corsi universitari di Psicologia della durata di 4 anni. Una data importantissima è il 1973: viene approvato il primo disegno di legge sulla professione dello psicologo: “la professione di Psicologo comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, diagnosi, attività di abilitazione- riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alla comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito (…)”Il ruolo professionale specifico viene definitivamente sancito dalla legge 56 del 1989 sull’Ordinamento Giuridico della professione, istitutivo dell’albo professionale e dell’ordine degli psicologi.Il Codice Deontologico degli Psicologi è stato approvato dal Consiglio Nazionale il 28 giugno 1997 e, dopo approvazione attraverso referendum, è entrato in vigore il 16 febbraio 1998.24 aprile 2025Caro amico,oggi in un'intervista alla Gazzetta di Mantova mi hanno chiesto come sarà il mio lavoro nel futuro.Quindi oggi ti parlerò di questo, prendendo come riferimento la prima metà di questo secolo, perché si presume che ci sarà la prossima rivoluzione industriale. Nel 2050, secondo la mia visione, gli psicologi non solo opereranno in studi tradizionali, ma anche in ambienti virtuali e ibridi, dove la terapia avverrà attraverso piattaforme di realtà virtuale (VR). I pazienti così affronteranno fobie e traumi. La VR consentirà ai pazienti di affrontare le loro paure in un ambiente sicuro e controllato. Ad esempio se una persona fa fatica a avere una buona gestione dell’ansia e dello stress può calarsi in ambienti rilassanti e praticare tecniche di mindfulness (termine inglese che significa “consapevolezza”) in modo coinvolgente.Con la VR, i terapeuti potranno guidare i pazienti attraverso esposizioni graduali, iniziando con situazioni meno minacciose e progredendo verso quelle più spaventose. Questo approccio aiuta a desensibilizzare il paziente alla fonte della sua paura. La VR offrirà la possibilità di monitorare le reazioni del paziente in tempo reale. I medici possono osservare come il paziente reagisce e adattare la sessione in base alle sue risposte emotive, fornendo supporto e strategie di coping immediatamente.La sensazione di essere "dentro" l'esperienza virtuale, infatti, può rendere la terapia più coinvolgente e realistica. È importante notare che, sebbene la terapia VR offra molte opportunità, deve essere utilizzata da professionisti, quindi gli psicologi dovranno fare corsi su come utilizzare la VR ed essere sempre informati sulle nuove scoperte tecnologiche. Il focus della psicologia si sposterà verso la prevenzione e il benessere. Gli psicologi lavoreranno a stretto contatto con scuole, aziende e comunità per implementare programmi di educazione alla salute mentale, promuovendo strategie di coping e resilienza fin dalla giovane età. La loro funzione non sarà quella di curare, ma anche di educare e sensibilizzare, contribuendo a ridurre lo stigma associato ai disturbi mentali.Sebbene la VR possa offrire esperienze immersive e opportunità di connessione in ambienti virtuali, c'è il rischio che gli utenti possano sentirsi isolati dalla realtà fisica e quotidiana e dalle interazioni umane dirette. Questo può accadere se si trascorre troppo tempo in ambienti virtuali, trascurando le relazioni nel mondo reale. È importante trovare un equilibrio e utilizzare la VR come uno strumento complementare, piuttosto che un sostituto delle interazioni sociali.Grazie diario per avermi ascoltata. Spero di averti chiarito tanti aspetti della mia professione e di averti trasmesso la mia grande passione.

Un caro saluto.

A presto!

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Zanoni Gioia

Kaur Prabjot

Salierno Michelle

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