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SULLA NOSTRA PELLE

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Tempo fa abbiamo affrontato, nel nostro percorso relativo alle Life Skills, il tema dei condizionamenti: cosa ci influenza quando dobbiamo prendere decisioni od operare delle scelte? Senza dubbio, in molti casi, la pubblicità. Oggi, l’esplosione del marketing indirizzato a noi bambini è ben mirato, perfezionato con un metodo quasi … scientifico!

La pubblicità si rivolge a noi bambini per molti motivi: vuole renderci insistenti nelle richieste ai nostri genitori, quasi confidando nei nostri “capricci”, vuole ottenere che anche gli acquisti degli adulti siano influenzati non solo sui prodotti a noi destinati, ma anche su altre decisioni economiche della famiglia (per questo anche le pubblicità per adulti cercano, in qualche modo, di attirare l’attenzione dei bambini). La pubblicità vuole, inoltre, fidelizzarci alla marca, prima ancora che ad un prodotto, in quanto noi rappresentiamo gli adulti del futuro. Noi bambini, infatti, siamo consumatori attuali e futuri e per questo siamo bombardati dalla pubblicità, che sfrutta la nostra incapacità critica (o capacità ridotta!) e non ci rendiamo conto dell’intento persuasivo implicito nello spot, eseguendo con fiducia ciò che ci viene suggerito come un diritto: sembra quasi che sia nostro diritto avere un gioco costoso! I genitori, spesso, si sentono schiavi di questa azione persuasiva da parte nostra, che li assilliamo con i nostri capricci per raggiungere lo scopo. In questo modo, la pubblicità infrange anche le “regole educative” e mina il rapporto genitori-figli, poiché il genitore viene visto da noi come colui che ci impedisce di avere quell’oggetto, di nostro diritto. Lo spot televisivo è, forse, lo spettacolo preferito da noi bambini perché, ci siamo resi conto, è ricco di stimoli emotivi e usa un linguaggio efficace, con caratteristiche molto particolari: per esempio, la brevità che non lascia lo spazio necessario per la riflessione. Le situazioni che ritrae sono, quasi sempre, facilmente riconoscibili: le parole, poche e ripetute, sono associate in maniera stretta alle immagini per facilitarne la comprensione; la presenza di personaggi verso cui, talvolta, ci identifichiamo, assumendone i comportamenti: parliamo come loro, ci muoviamo come loro, mangiamo ciò che mangiano loro. L’intento giocoso rende il messaggio maggiormente fruibile da noi bambini! Non a caso, sono in aumento i canali dedicati ai piccoli, dove, durante i break pubblicitari, inseriti subito dopo le sigle, vengono sponsorizzati prodotti creati ad hoc: cibi, giocattoli, abiti, videogiochi, figurine e quant’altro. Molti cartoni animati sono concepiti in un’ottica di commercializzazione in modo da poter vendere tutto ciò che è collegato ad essi. Così facendo è stata creata la continuità tra il programma e la pubblicità. Pensiamo a “Peppa Pig”: ci sono oggetti per la cameretta e il letto, compreso il pigiama e il giocattolino per dormire, oggetti per i pasti, per i giochi e il vestiario con i relativi accessori. L’alta fruizione della tv, unita ad una programmazione scarsamente differenziata in funzione delle fasce d’età e spesso non rispettosa delle fasce orarie dedicate alla tv per ragazzi, forse giustificano l’urgenza di predisporre percorsi di “educazione alla tv”; talvolta, dopo una pubblicità, può accadere che ci rivolgiamo alla mamma dicendole “tu non mi vuoi bene se non me lo compri” o “per colpa tua …” o “a mio fratello compri tutto quello che ti chiede” … Risposte tipo “No, perché no!” o “No, perché è così e basta” non sono, lo riconosciamo, di grande aiuto al rapporto tra genitori e figli … Riconosciamo, altresì, che il rischio che i nostri genitori corrono è che la stanchezza e i sensi di colpa li portino a cedere, senza che il cambiamento di opinione sia giustificato e che questo comportamento mini la loro sicurezza di genitori e il loro ruolo.

 

Iris, Aurora, Isabel, Anastasia, Samuel, Matteo, Lorenzo, Matei, Youssef, Enrico, Prab, Junior, Anwar, Alessandro G., Alessandro F., Midael, Riccardo P., Riccardo L., Leonardo, Brian, Nicola

Classe Quarta

Scuola Primaria di Rivarolo Mantovano

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