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IL PREZZO DELLA FOLLIA

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Per armi tutto, ma per i cittadini l’indispensabile. L'Europa si riarma per contrastare un eventuale conflitto euro-russo, perché da quando è salito al potere di Trump, gli Stati Uniti sono diventati meno affidabili. Per il riarmo vengono spesi almeno 800 milioni di euro, smaltiti in 4 anni, che porteranno ogni stato a dare soldi; ad esempio la Francia ha già dato 69 milioni di euro, la Germania 59 milioni, 48 milioni l’Italia e 60 milioni il Regno Unito, ma da dove li prende lo stato? E perché si spendono soldi in armi che possono porre fine all’umanità invece di cure per malattie o per rinnovare i servizi pubblici? In Europa, principalmente in Spagna, Malta, Romania e Bulgaria, il sistema scolastico è molto più rude del resto d'Europa, ma allora, perché spendono soldi per armi, quando devono aggiornare i sistemi scolastici, la tecnologia degli ospedali e cercando cure per malattie, che ancora oggi, con un tasso altissimo di mortalità?Proviamo ad immaginare dei genitori che hanno un figlio con malattie permanenti, che pagano lo stato con le tasse per fare armi piuttosto di cercare un modo per provare ad aiutare le persone con queste disabilità a integrarsi nella comunità, senza essere visti come “differenti” o come “persone inutili”, che è brutto da dire, ma alcune persone lo pensano davvero. L’UE spende soldi per il riarmo, ma perché siamo arrivati a questo? Perché dopo due conflitti globali che hanno visto morire oltre 78 milioni di persone, hanno cambiato la storia del mondo e hanno devastato intere nazioni, perché bisogna combattere di nuovo? Abbiamo visto, come nei secoli, comandare territori troppo estesi è difficile, infatti hanno fallito potenze come l’URSS, l’impero mongolo, l’impero romano e il terzo reich tedesco, anche con questo, le speranze di non continuare a cercare potere stanno scomparendo. Perché continuare a cercare potere? Perché gli altri sono sempre meglio di noi, perché non ci sappiamo mai accontentare, pur avendo l’essenziale? Una volta Einstein, in merito alla guerra, ha detto: “La guerra fa parte dell’uomo, senza essa, l'uomo non esisterebbe”. Dopo i bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki:“ Se avessi saputo a cosa servivano le mie ricerche, avrei fatto il contadino”. E poi: “Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma so che la quarta si farà con pietre e bastoni”. Questa affermazione ci fa capire la preoccupazione per il futuro e oltre a questo, capiamo che continuando a fare gara sul miglior arsenale e sul potere globale, prima o poi si finirà in niente. Allora perché bloccare con muri, invece di aiutarci ponti? Perché ostacolare, quando possiamo condividere il sapere, in una società in cui la conoscenza è collettiva e la collaborazione, la colonna portante?

Secondo noi, è inutile continuare a combattere per risorse e terreni;perché non accontentarsi, perché continuare a volere e volere e volere, quando non abbiamo ancora imparato a riconoscere quello che abbiamo, perché ci dobbiamo rendere conto di quello che abbiamo già, solo quando è troppo tardi?

Adriano Gentile

Riccardo Mori

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