SERPEGGIANTE PANDEMIA

Il razzismo: una pandemia che si combatte con coraggio e rispetto.
In classe, nei giorni seguenti alla Giornata per l’eliminazione della discriminazione razziale, il professore ci ha proposto di riflettere sull’immagine di un cartello con la scritta “Racism is a Pandemic”. Un’idea forte che mi ha subito colpito. Queste parole mi sono rimaste impresse anche perché pochi giorni prima io, insieme alla mia compagna Giada, avevo dovuto una presentazione sulla discriminazione razziale, quindi avrei dovuto sapere come mai, nella storia (ne è un esempio la seconda guerra mondiale) e ancor oggi, si metteva mettevamo e lo mettiamo in pratica. Però, anche se mi sono fatta un’idea, capirlo è ancora difficile. Quelle parole così forti, “Il razzismo è una pandemia”, secondo me non sono del tutto corrette. Perché questo terribile concetto non è una pandemia da solo, lo diventa quando qualcuno lo scatena. L’uomo è talmente egoista e giudicante che non capirà mai se lo sta applicando e quanto possa essere brutto, finché qualcun altro non lo farà nei suoi confronti. Queste persone sono cattive, ma chi rimane zitto di fronte a un’ingiustizia lo è ancora di più, perché chi mette in mostra il proprio essere si può combattere, ma chi non parla davanti a un’iniquità è come se parteggiasse per quelli che la compiono.Secondo me il razzismo di può combattere con il rispetto, perché non ci dovrebbe essere la vendetta reciproca. Un altro strumento con il quale si può combattere il razzismo è il coraggio, perché se non si ha il coraggio di ribellarsi non lo si può affrontare. Oggi il razzismo comprende sempre meno gli atti fisici, ma più spesso le parole. Infatti si possono applicare “involontariamente” con un giudizio o uno “scherzo” il disprezzo e l’isolamento. Fin quando le persone non capiranno che abbiamo tutti gli stessi diritti, anche se siamo diversi esteriormente, il razzismo e la discriminazione continueranno ad esistere. Noi siamo diversi ed è questo che ci valorizza, se fossimo tutti uguali avremmo la stessa opinione, lo stesso pensiero e le stesse caratteristiche fisiche. Einstein scriveva: “Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana”. Questa frase ci insegna la migliore ricetta al razzismo: siamo tutti uomini.
Edith Carnevali