top of page

PONTI, NON MURI

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​

​​

​

Durante quest’ultimo mese ci ha lasciati una figura importantissima per il mondo: Papa Francesco. La sua morte ha toccato profondamente molte persone, in particolare coloro che lo consideravano una guida spirituale e morale. Papa Francesco è stato un uomo che, con la sua vita, ha cercato di diffondere messaggi di amore, speranza e unità, invitando sempre alla costruzione di ponti tra le persone e non di muri. Il suo impegno verso la pace, il dialogo e la solidarietà è stato un esempio di quanto sia importante unirci, nonostante le differenze, per costruire un mondo migliore. Per ricordarlo a scuola, abbiamo deciso di fermarci un momento in silenzio, riflettendo su ciò che ha rappresentato e su ciò che ci ha insegnato. Oltre al momento di silenzio, abbiamo anche letto uno dei suoi discorsi più significativi, pronunciato durante la Giornata mondiale della Gioventù in Polonia. In quel discorso, Papa Francesco ci parlava di un concetto che ci ha profondamente colpiti: la necessità di abbattere i muri e costruire ponti. Le sue parole, profonde e ricche di significato, ci hanno fatto riflettere su come possiamo essere noi stessi costruttori di ponti nel nostro quotidiano, attraverso le relazioni, le parole e le azioni. Questo messaggio ci ha ispirato alcuni pensieri che ora vogliamo condividere. Secondo noi “Costruire ponti” vuol dire costruire un legame, un’amicizia con delle persone. Invece, quando due persone litigano, si crea un muro, così quel legame che avevano prima si spezza. Per loro ciò che conta, in fondo, è parlare quando ce n’è bisogno e nulla di più. Mentre se delle persone si parlano volentieri, scherzano, non si prendono in giro e stanno molto bene insieme, hanno un forte legame, molto duro, che non si spezza, anzi, ogni giorno diventa sempre più forte, si crea un ponte lungo e robusto. E grazie a questo si ricorderanno sempre dell’inizio della loro amicizia, sapranno diffonderla a tutti, senza aver paura di essere giudicati. In fondo, sotto il peso di quel divertimento, ci sono le fondamenta del ponte.

Orlandi Gloria

Zubani Iolanda

ravasi.jpg
bottom of page