LA TREGUA FRAGILE

Lo scorso 11 marzo 2025, all’incontro a Gedda, in Arabia Saudita, Trump ha proposto di cessare il fuoco per 30 giorni in Ucraina. Però tale proposta deve essere ancora approvata dalla Russia, che in cambio vuole la regione del Kursk. Marco Rubio, Segretario di Stato americano e capo della delegazione statunitense a Gedda, ha detto alla fine dell’incontro che ora «la palla è nel campo dei russi», espressione per indicare che sta alla Russia decidere se accettare o no il cessate il fuoco. «Il tango si balla in due», ha dichiarato, per indicare che è necessaria la collaborazione da entrambe le parti per avere la tregua. 09.05.2025. Due mesi più tardi, siamo allo stesso punto di prima, a parte una breve interruzione, per molti versi disattesa, in occasione della Pasqua ortodossa. Una tregua di 30 giorni in Ucraina potrebbe dare una pausa per portare aiuti e permettere a chi è sfollato di tornare a casa. Tuttavia, non sarebbe una soluzione definitiva. Seppur utile per ridurre la violenza, potrebbe essere usata da entrambe le parti per riorganizzarsi e prepararsi a riprendere i combattimenti.
Una pausa di 30 giorni non cancellerebbe le perdite e le distruzioni ma potrebbe offrire un momento di sollievo per le persone coinvolte nel conflitto. Tuttavia, una tregua da sola non basta.
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Bozhko Daryna
Bottura Amelia