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LEGGENDE E PRIMIZIE

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Prima tappa, Romania, Brasov. Il mio viaggio inizia dalla Transilvania, il nucleo della Romania. La città di Brasov, con il suo stile medievale, è immersa nelle vette dei Carpazi ed è ricca di borghi pittoreschi, paesaggi naturali e castelli medievali. Il mio occhio è attratto dalla forma imponente delle montagne carpatiche che sorgono tra foreste di conifere abeti e betulle. Il clima è fresco ma non rigido. Intorno alle dieci di mattina mi dirigo verso Poiana Brasov, una tra le stazioni sciistiche più popolari d’Europa. In primavera offre un'immersione nella natura, accompagnata dal canto degli uccelli, e per gli amanti del trekking vi sono sentieri molto grandi , in contrasto con la natura selvaggia: cervi che si aggirano tra gli alberi, aquile che planano nel cielo azzurro e degli scoiattoli che si arrampicano sugli alberi. Lungo la passeggiata incontro pochi turisti e molti pastori, che allevano principalmente ovini. Le cime delle montagne sono ricoperte da boschi molto vasti di conifere e il paesaggio presenta fitti boschi e valli in pendenza. Finita la passeggiata, noleggio un'auto e in circa trenta minuti arrivo al Castello di Bran che sorge su un territorio roccioso, avvolto da un'aria misteriosa, composto da torri alte e mura che custodiscono una leggenda, la leggenda di Dracula. È formata da combattimenti e misteri che sono in contrasto con la maestosità del territorio roccioso. La religione è una delle principali caratteristiche di questa regione, perciò visito alcuni monasteri isolati dalla città e noto che sono decorati con affreschi pittorici che raffigurano delle figure religiose. I monasteri sorgono spesso in luoghi tranquilli circondati da boschi e colline, dove si sente il fruscio del vento muovere le chiome delle querce. L’architettura è di stampo bizantino e, quando si parla, l’eco delle parole risuona nell’aria. Al pomeriggio vado in Piazza del Consiglio di Brasov, che con la luce del sole, risplende tra le montagne attorno alla città. I palazzi opachi, con tetti ripidi, sono in contrasto con la presenza di molti turisti, le pietre levigate della pavimentazione della Piazza e i mattoni rossi dell’antico municipio. Pranzo con i piatti tipici rumeni: come primo, ordino mămăligă (polenta) accompagnata da carne affumicata. Per secondo, sarmale, cioè involtini di foglie di verza, ripieni di carne macinata. Come dessert ordino papanasi, una frittella di formaggio dolce accompagnata da panna acida e marmellata di mirtilli. Nel pomeriggio visito la chiesa nera di Brasov, un imponente luogo di culto costruito in arenaria di stile gotico. All’interno è severamente vietato scattare foto e per questo riserva una bellezza incredibile. Nel pulpito è presente Mosè e su di lui ci sono i quattro simboli degli evangelisti: il leone, l’aquila, il toro e l’angelo. È inevitabile percorrere la strada Sforii, la strada più stretta d’Europa, di circa 135 centimetri di larghezza, e tra le case rosso porpora scatto una foto per ricordare per sempre questo momento. Per osservare la città da un altro punto di vista, salgo sul monte Monte Tampa e durante la salita vedo cespugli di ginepro e numerose felci. Dalla cima osservo la città avvolta dalle montagne imponenti ed il paesaggio è mozzafiato. Ormai è ora di cena e vado al ristorante per ordinare come primo ciorba de perisoare con polpette di carne, e come secondo mici, gustose polpette di carne di maiale, accompagnate dalla senape. Torno al mio alloggio e mi preparo per il giorno dopo.Seconda tappa, Slovacchia, Banská BystricaIl mio viaggio continua… Da Brasov, prendo un treno per l'aeroporto di Bucarest e lì salgo su un aereo diretto a Bratislava, la capitale della Slovacchia. Successivamente, prendo un treno che va a Banská Bystrica e mi dirigo verso il mio hotel che si trova nella piazza principale. La ragazza della reception è molto accogliente e mi ha assegnato una camera con vista sulla piazza principale. Banská Bystrica è una città situata al centro della Slovacchia che è attraversata dal fiume Hron, che ha acque di color cristallino e calme ed è circondata da montagne maestose. Subito noto un aria fresca e pulita con una temperatura di 12 gradi. Mangio un panino con prosciutto preparato per il viaggio e concludo la giornata con un cocktail fresco. Il mattino seguente dopo aver fatto colazione con formaggio e marmellata mi dirigo verso la piazza SNP, la piazza principale di Banská Bystrica con il suo maestoso municipio. Il suo tetto aguzzo sta ad indicare il clima polare della Slovacchia e nella piazza principale è presente anche la Chiesa di San Francesco, dalle torri a cipolla e la facciata costruita in marmo. Successivamente mi dirigo nella foresta per fare una passeggiata e analizzare la flora e la fauna. Le foreste fitte creano un senso di tranquillità nell’aria in contrasto con i canti degli uccelli che sorvolano nel cielo. Mentre cammino lungo i sentieri vedo maestosi faggi, muschi, licheni, alcuni funghi e delle belle orchidee di colore viola. Durante il ritorno verso la città, incontro alcuni turisti e sento anche un verso di un capriolo. Ormai è ora di cena e sono affamato dato che non ho pranzato, quindi arrivo in un ristorante per ordinare una cena abbondante. Per primo, ordino il bryndzové halušky, degli gnocchi di patate conditi con formaggio e pancetta. Questo piatto unisce tutti i sapori montani. Per secondo, ordino il VepÅ™o knedlo zelo, carne di maiale con gnocchi e cavolo. Per concludere la mia cena, come dessert prendo la šuhajda che è una caramella in un pirottino di carta. Infine, il mattino seguente ho salutato la Slovacchia e sono tornato a Roma con un aereo.

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Matteo Giurca

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