NEL TAVOLO DELLA FRATELLANZA
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INIZIA L’ARTICOLO 1
Carissimi articoli, sono l’articolo 1, colui che garantisce e si impegna per promuovere la solidarietà e la dignità di ogni essere umano. Siamo qui oggi riuniti, dopo 77 anni, presso il Palazzo di Vetro a New York, quartier generale delle Nazioni Unite, per discutere attorno ad un tavolo di fratellanza, muniti di grafici e notizie, se la missione di pace e sviluppo scritta attraverso la Dichiarazione dei Diritti Umani sia rispettata nella totalità dei valori e impegni che contiene.
Quindi, miei colleghi, iniziamo a dibattere in merito all’adempimento di ogni punto… in ordine, volete partire voi numeri 2 e 3?
2: Ciao, sono l’articolo 2 della Dichiarazione universale dei diritti umani, essere qui è per me un onore. Tu sei il numero 3, vero?
3: Ciao articolo 2, sono l’articolo 3, mi ricordo di te, c’entra il razzismo?
2: Esatto! Il mio scopo è quello di ricordare all’umanità intera, come un monito, quanto le barriere delle discriminazioni vadano eliminate per poter raggiungere l’uguaglianza e una condizione di convivenza civile… tu invece cosa tratti?
3: Molto bene! il mio intento è difendere e dare valore alla vita in ogni circostanza, garantendo libertà e sicurezza a chiunque senza distinzioni.
2: Ma quindi ci completiamo a vicenda! Alla fine lottiamo per la stessa causa, la pace e la parità.
3: Vero! Ma secondo te l'uomo segue questi princìpi?
2: Ecco, a me piacerebbe affermarlo ma purtroppo, ad oggi, la situazione è molto critica e veramente pochi Stati si impegnano per mantenere viva la Dichiarazione e i suoi diritti
3: Effettivamente sento in continuazione notizie di attualità che mi lasciano spiazzato e mi fanno sentire deluso dell’umanità.
2: Storie come quelle dei flussi migratori odierni o della democrazia che sempre di più arretra provocano in me profonde riflessioni: come può la stessa società che ha redatto carte costituzionali o dichiarazioni che contengono valori di comunità essere la stessa che oggi, in modo superficiale, decide di dimenticare tutto ciò preferendo la violenza e l’odio?
3: Forse ci stanno dimenticando… Penso a teatri tragici come quello della striscia di Gaza, migliaia di vite stroncate dalle forze dell’intolleranza.
2: Purtroppo esistono molte realtà simili, anche dove non possiamo neanche immaginare, alla fine i grandi sistemi di prevaricazione, dove le minoranze vengono emarginate, nascono dalle piccole cellule della società: le baby gang o le mafie che “addestrano” i loro seguaci partendo dai paesi e dai quartieri.
3: Tutto questo è una triste realtà che vedo ripetersi in continuazione, dove vite vengono violentemente private del loro diritto di esistere perché ritenute capro espiatorio di meccanismi fallimentari e di complessi popolari di sfiducia e malcontento
2: Vero, pensa che il 21 marzo si ricordano proprio le vittime della mafia, la memoria di tutti quegli innocenti uccisi, e a cui non ancora è stata fatta giustizia, perché non è ancora emersa la verità e senza verità non si raggiungerà mai uno stato di parità ed equilibrio
3: La conoscevo questa giornata! Un altro pensiero che mi assale ad oggi è il tema dell’aborto… mi domando spesso se sia una privazione di vita o un’espressione ai massimi livelli della vita stessa…
2: Che bella riflessione che mi proponi! Sinceramente non so rispondere, ma so che vedendo il mio intento molte persone vengono discriminate per questo!
3: Veramente? In che modo?
2: Purtroppo una troppo radicata visione degli insegnamenti filosofici umani porta molti individui a creare gerarchie familiari e a negare questo diritto a giovani donne che lo vogliono praticare…
3: Pensa che in merito a ciò leggevo, tempo fa, che la Francia ha inserito nella propria Costituzione il diritto all’aborto!
2: Vero! Un passo avanti per la libertà del singolo individuo, tema che la Dichiarazione da cui proveniamo lotta per garantire
3: A proposito di singoli individui, mi viene in mente immediatamente lo strazio di tante anime che ingiustamente vivono guerre sistematiche e dispotismi…
2: Purtroppo sì! Persone che sono catapultate in un vortice di odio e discriminazione tra etnie che, alla fine, sono solo sorelle. Un esempio lampante è proprio la Striscia di Gaza e gli ostaggi nascosti nei tunnel di Hamas
3: Che tristezza… la prima pagina di ieri di ogni giornale recitava “Striscia di Gaza, Hamas restituisce i corpi di quattro ostaggi morti a Israele”, che ne pensi?
2: Penso sia una pugnalata alle spalle nei confronti nostri e di tutta l’umanità! Non si può concepire questo sdegno nei confronti della vita e della morte umana, in situazioni tali questi due concetti (la vita e la morte) si uniscono in maniera viscerale in un rapporto tenuto insieme dall’odio e, contemporaneamente, dalla miseria dei popoli oppressi!
3: Purtroppo questa è la vera realtà: gli uomini, gli stessi che ci hanno scritto, sono schiavi di un sistema che li porterà ad autosabotarsi…
2: La cosa peggiore è che in questo stato di schiavitù l’eredità che lasceranno ai propri figli e ai porpri nipoti è peggiore, l’annullamento di ogni speranza.
3: L’eredità… noi che dovremmo essere esempio di tutti veniamo dimenticati
2: A proposito proprio di schiavitù morali e fisiche: pensi che nonostante l’abolizione della schiavitù “vera” ci siano ancora sistemi simili?
3: certo! purtroppo fenomeni come l’immigrazione creano sistemi ingiusti!
2: Questo è proprio il mio campo: un’altra parte del mio articolo recita che oltre a distinzioni di tipo razziale non posso e non devono esistere barriere sociali edificate sulla ricchezza o lo status di nascita della persona… solo il duro lavoro e il merito può portare avanzamento!
3: Proprio vero! Che ne dici se chiediamo a chi lavora su questo?
2: Perfetto! Io però, se mi viene chiesto di figure che ne sanno, mi viene in mente Pierre Simon de LaPlace, matematico ed ex ministro dell’interno francese: paradossalmente negli studi matematici trovò la chiave per il raggiungimento degli equilibri naturali in una frase molto forte, “La natura ride della nostra difficoltà di integrazione”.
3: Molto interessante e profondo! Io intanto chiamo alcuni nostri colleghi…
ENTRANO 4 E 5
Articolo 5: Oh wow! Dopo tanti anni, mi ricordo ancora il primo incontro che si era svolto proprio qui! È come se fosse sempre la prima volta, mi provoca sempre emozioni differenti perché, come settantasette anni fa, ci stiamo rendendo conto che molti problemi sono rimasti irrisolti e anzi ci sono nuove urgenze! Buongiorno, anche tu qui? Ti ricordi? Sono l’articolo 5, e tu?
Articolo 4: Pazzesco! Entrando qui dopo tanti anni, sono suscitate in me molte emozioni! Oh buongiorno, non ti avevo sentito, stavo pensando a quante cose erano successe qui dentro! Anche io sono qui, stesso motivo? Io sono l’articolo 4.
Articolo 5: Ah ecco il famoso articolo 4!, finalmente sono riuscito a rincontrarti! Ho sentito parlare molto di te ma a distanza di anni non riesco a ricordare di cosa parli, infatti vorrei cercare di capire meglio.
Articolo 4: Nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo cito testuali parole: “ Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.” Capito no? Tu invece di che cosa parli?
Articolo 5: Ora mi è tutto più chiaro. Io invece riporto: “Nessun individuo potrà essere sottoposto a torture o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti.”
Articolo 4: Ahhh adesso mi ricordo, eri tu l’articolo che mi assomigliava!
Articolo 5: Sono veramente contento di averti rivisto! Ma ora torniamo alle cose serie, hai qualcosa di nuovo da raccontare?
Articolo 4: La prima testimonianza che mi viene in mente, è la storia di Rufine, una piccola bambina che viveva in Africa, che a soli sei anni è stata venduta dal padre ad una signora. Quest'ultima, costringeva Rufine a pulire tutta casa. Quando la bambina le domandò il motivo, la signora rispose che l'aveva comprata e che quindi poteva fare tutto ciò che voleva. Rufine oltre ad essere stata sfruttata veniva anche torturata dalla signora. Assurdo no? Però sono riuscito a salvarla, perché un giorno l'ho portata in una piccola baracca e la sua vita è cambiata in meglio! Ora studia per diventare ostetrica e vuole costruirsi un futuro! Sono orgoglioso di averle donato una vita libera e felice.
Articolo 5: Wow! Interessante riguarda sia me che te.. Ma che strano non ne avevo mai sentito parlare! Io da raccontarti ho una storia, una ragazza di nome Shimin che non dorme più la notte, fa molti incubi siccome è dovuta scappare dall'Iran, con sua figlia, torturata dalla polizia segreta iraniana. Sai che aveva sui palmi delle mani i segni dei fili di ferro che i poliziotti usavano per picchiarla. È dovuta scappare con sua figlia di appena sei anni se no avrebbero ucciso entrambe. Devo dirti che purtroppo non sono riuscito a tutelarle, e per questo mi sento molto in colpa, io volevo intervenire ma non sapevo come reagire. Però sono riuscito a salvare un uomo lo sai? Lui si chiama Richard Glossip, vive negli Stati Uniti ed è stato condannato alla pena di morte ingiustamente dato che era stato accusato di aver compiuto un omicidio, ma, per le poche prove che erano presenti e grazie al mio aiuto, è stato liberato.
Articolo 4: Lo so, purtroppo in tantissimi Paesi succede, ma nessuno fa nulla, è considerata come una cosa normale. Interessante! Per la ragazza non ti preoccupare, può capitare, anche a me è successo, almeno si è salvata e ora speriamo stia bene!
Articolo 5: Sai che stavo riflettendo sui cambiamenti che sono avvenuti in tutti questi anni e mi sono reso conto che sono invecchiato?! Un cambiamento che ho notato è che al giorno d’oggi le torture sono molto più psicologiche rispetto al passato che erano soprattutto fisiche. Poi, ho saputo da Amnesty International che ancora al giorno d’oggi ci sono un sacco di torture ad esempio in Iraq, dove praticano ancora scosse elettriche, pestaggi… Devo intervenire assolutamente! Ma in che modo?
Articolo 4: Che situazione! Non so proprio come aiutarti.
Articolo 5: Un'altra cosa a cui ho pensato è che in tutti questi anni mi sono trovato davanti tantissime storie di persone che hanno subito torture sai? Tra cui gli immigrati, ho sentito dire che vengono spesso torturati, per giorni devono stare su una barca con pochissimo cibo e acqua, alcuni sono deceduti purtroppo durante il viaggio ma chi è sopravvissuto si porterà per sempre un'esperienza poco piacevole, per non parlare di quando arrivano in Italia, quante torture psicologiche che subiscono! Alcuni esempi? Beh, il fatto di non essere accettati, giudicati o addirittura rifiutati, quando in realtà vengono qui solo per cercare una vita migliore.
Articolo 4: L’immigrazione è un problema che riguarda anche me, ormai da molti anni, ho provato molte volte ad intervenire ma non è mai stata la volta buona. Alla fine siamo tutte e due nelle stessa situazione no?
Articolo 5: Sì alla fine siamo nella stessa situazione ma scusami una curiosità, tu in quali Paesi lavori maggiormente? Io mi trovo quasi sempre in Iraq, oppure nel carcere a Guantanamo, in cui le persone sono recluse senza processo né accuse, in condizioni disumane con suicidi all'ordine del giorno. Ho provato a fare molto, ma è servito a poco purtroppo.
Articolo 4: I paesi che tratto di più sono la Cina, Pakistan, Bangladesh e l'Uzbekistan in cui la schiavitù è considerata normalità. Ti rendi conto?
Articolo 5: Capisco, ora chi prende la parola?
Articolo 4:Ora ci sono gli articoli sei e sette!
ENTRANO 6 E 7
6) Mi ha fatto molto piacere ascoltarvi, noi siamo l’articolo 6 e 7
7) Io sono il 7 e garantisco uguaglianza di fronte alla legge
6) io invece sono il 6 parlo di tutti i cittadini che ha i propri diritti ovunque vada
7) Ma…secondo te qual è stato il personaggio che ha lottato di più per i propri diritti?
6) secondo me è Martin Luther King che fu uno dei più importanti leader del movimento americano per i diritti civili e principale sostenitore della resistenza, non violenza, ovvero un metodo di lotta politica che consisteva nel rifiuto di ogni atto che portasse a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere a cui ci si opponeva alla segregazione razziale.
7)ha fatto un discorso?
6) ha fatto un discorso,In esso, Martin Luther King, immaginava un futuro in cui le persone di tutte le razze e origini si sarebbero sedute insieme al "tavolo della fratellanza", simbolo di uguaglianza, giustizia e unità. Era un potente appello per superare le divisioni razziali e costruire una società basata sulla pace e sull'inclusione.
7) ma ha dovuto lottare per avere questi diritti?
6) Lui è stato incarcerato per 10 anni circa
6) e…qual è il personaggio che ha lottato di più per i propri diritti secondo te?
7) secondo me il personaggio che ha lottato di più per avere i propri diritti E’ stato Nelson Mandela una figura emblematica della lotta contro il razzismo. Nelson Mandela ha guidato l’apartheid in Sudafrica e ha promosso le pari opportunità e la pace per tutti…
6) Ma Nelson Mandela, come Martin Luther King, ha fatto un discorso?
7) si… ha fatto un discorso alla fine dell'Apartheid6) ma cos’era l’apartheid?
7) L'apartheid era la politica di segregazione razziale istituita nel 1948 dal governo di etnia bianca del Sudafrica, in seguito rimasta in vigore fino al 1991
6) grazie… ma che conseguenze ha portato?
7) Ha portato la Disuguaglianza economica in Sudafrica
6) Posso farti una domanda?
7)certo…
6) ma secondo te cosa significa questa frase…”nessuno è nato schiavo, né signore, nè per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli”?
7) secondo me significa come il mio articolo che siamo tutti uguali davanti alla legge
6) va bene…molto interessante questa interpretazione.
7) ora però tocca a me farti una domanda
6) vai sono pronta
7)“La parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero.”
6) be… secondo me significa che Ogni essere umano ha il diritto di essere riconosciuto come persona davanti alla legge, senza distinzione alcuna. Il diritto, dunque, non si oppone alla forza, ma ne rappresenta una trasformazione evolutiva: invece di essere mera imposizione, diventa uno strumento regolatore che garantisce equità e tutela per il maggior numero di individui.
7) wow hai toccato argomenti di cui neanche io ci avevo pensato Che ne pensi se lasciamo la parola a dei colleghi che se ne intendono?
7) ok…
ENTRANO 8, 9 E 10
Articolo 9: “Grazie per averci dato la parola”
Articolo 10: “Buongiorno, io sono l’Articolo 10. Voi?”
Articolo 9: “Salve, io sono l’Articolo 9”
Articolo 8: “Mi presento, sono l’Articolo 8. Cosa proponete?”
Articolo 10: “Io concedo ad ogni individuo il diritto all’uguaglianza davanti alla pubblica udienza, la quale deve mostrarsi imparziale e indipendente, al fine di determinare i propri diritti e doveri, come la fondatezza di ogni accusa penale che venga rivolta all’individuo.”
Articolo 9: “Io vieto l’arresto, la detenzione e l’esilio arbitrario.”
Articolo 8: “Io invece concedo effettive possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali riconosciuti dalla costituzione e dalla legge.”
Articolo 10: “In quali paesi avete scelto di operare?”
Articolo 9: “Non è stata una scelta, ma un dovere quello di dare la possibilità a tutti di poter essere riconosciuti della propria libertà fisica, evitando che chiunque fosse oggetto di soprusi del potere giudiziario perché, per ogni azione, ci devono essere delle motivazioni che giustifichino l’accaduto, delle quali l’imputato deve venirne a conoscenza.”
Articolo 10: “Concordo pienamente con questa affermazione, anche perché il tribunale deve identificare la propria imparzialità sulle accuse per verificarne le fondamenta, senza interferire sul caso, ma emanando la giusta sentenza nei confronti della persona sottoposta al processo.”
Articolo 8: “Molte volte diamo per scontata la nostra libertà, ma dobbiamo sapere che bisogna lottare per mantenerla ad ogni costo, mettendo a rischio la propria vita.”
Articolo 9: “Non importa dove agiamo, ma dove veniamo rispettati e applicati nella vita quotidiana perché è questo l’importante visto che siamo stati creati per proteggere i cittadini di tutti il mondo e renderli autonomi e liberi da ogni oppressione.”
Articolo 9: “Per esempio, nel contesto italiano abbiamo visto figure comuni finire dietro le sbarre per semplici sospetti o perché dava fastidio il loro lavoro nel proprio stato. Prendiamo in considerazione il caso di Alberto Trentini, un ragazzo arrestato in Venezuela mentre lavorava per una OMG, aiutando le persone disabili. Fu arrestato dalle autorità venezuelane per motivi ignoti e ancora trattenuto nel carcere dello stato. A volte, assistendo qualcuno si corre il rischio di essere fraintesi rispetto alle proprie aspettative, ma non bisogna arrendersi di fronte al problema e lottare continuamente per i propri ideali, anche mettendo in bilico la propria vita.”
Articolo 10: “Avete mai sentito parlare del carcere di Guantanamo? Una prigione che ha causato scalpore, rinchiudendo i presunti terroristi islamici, senza alcuna prova.È un processo che va avanti da anni ormai e che non si sa se avrà una fine, a cui i detenuti sono sottoposti quotidianamente, anche se loro, un’udienza vera e propria, non l’hanno mai avuta.”
Articolo 8: “Però, non dobbiamo lasciarci offuscare dalla rabbia che proviamo nei confronti di chi non ci applica e rispetta perché sappiamo che l’uomo è una figura ancora da scoprire completamente perché, ogni giorno ci riserva delle novità che sono impossibili da comprendere.”
Articolo 10: “Sapendo che ci sono molte persone che non hanno fatto ritorno alla propria vita personale perché vittime dell’in-giustizia, colei che dovrebbe garantire l’effettiva applicazione della moralità e onestà verso gli individui, dobbiamo comprendere che ci sono speranze di cambiamento del sistema visto che modificarlo non è impossibile, perciò bisogna rendere l’irrealizzabile in possibile.”
Articolo 9: “A molta distanza da noi, troviamo un continente alquanto insolito, l’Australia, che ha scelto di deviare le richieste di asilo politico off-shore dall’isola, per sottrarsi alle proprie responsabilità in materia di diritti umani, causando un degrado politico all’interno del Paese e un crollo nelle relazioni internazionali. Alla base c’è il potere che dimostra l’effettiva capacità risolutiva dei problemi, ma che non giustifica questo evento perché l’accoglienza è un dovere e un diritto nei confronti di chi ha lasciato il proprio paese per cercare speranza e fortuna altrove.”
Articolo 10: “Non ero ancora venuto a conoscenza di questo fatto!”
Articolo 8: “Questo dimostra quanto poco ci interessiamo a ciò che ci circonda, e quanto poco ascoltiamo se la notizia non parla di ciò che ci interessa.”
Articolo 9: “Concordo pienamente perché pensiamo sempre a risolvere i nostri di inconvenienti, invece che quelli degli altri Stati, tanto non ci influenzano. Ma spero siate a conoscenza del noto caso di Cecilia Sala?”
Articolo 8: “Certamente, un caso molto allarmante sulle condizioni di altri paesi. Sala, una giornalista come tutte, ma con la passione di documentare per denunciare e arrestata per ciò che rappresentava, per il lavoro che porta avanti e per ciò che ci fa comprendere, che ci ricorda l’importanza di essere se stessi e di portare avanti il nostro percorso e le nostre idee, senza farci intralciare da nessuno o qualsiasi cosa.”
Articolo 10: “A volte, la libertà cambia da persona a persona. Per esempio, se sei nato nero, verrai per sempre discriminato per il colore della tua pelle, come nel caso di Anthony Graves, un semplice operaio americano nero che è stato accusato di essere il complice di una guardia penitenziaria che aveva ucciso sei persone. Questa persona, perché siamo tutti delle persone con dei diritti, è stata detenuta ingiustamente per diciotto anni in carcere ed ora è un assiduo attivista per riformare il sistema giudiziario statunitense. Questo ci deve far riflettere molto dato che, molte volte, quando subiamo un’ingiustizia, tendiamo a lottare per quella causa affinché non accada a nessun altro, però dobbiamo sempre provarlo sulla nostra pelle per capire la gravità della situazione.”
Articolo 9: “Una particolarità che mi ha incuriosito particolarmente è il fatto che l’America sia stata fondata sull’immigrazione, ma ad oggi non le si riconosce l’importanza che in passato ha avuto e che lo ha reso uno dei più rilevanti al mondo per qualsiasi aspetto.”
Articolo 8: “Le carceri possono essere definite come discariche sociali dei vari Stati perché non vengono prese in considerazione come centro di rieducazione per chi commette un reato, di educazione per chi viene arrestato ingiustamente e capisce qual è il suo scopo nella vita o di incubo che causa la morte di numerosi detenuti, perciò bisognerebbe rivedere queste strutture per dare la possibilità a tutti di comprendere il vero potenziale che hanno e che potrebbero avere.”
TORNA L’ARTICOLO 1
ARTICOLO 1: Eccoci qua, ogni membro seduto a questo tavolo di fratellanza ha fatto un vero e proprio report urlando in un grido di disperazione quelle che sono le testimonianze di quello che vede e di come vede gli obiettivi che valoroso porta nel suo articolo raggiunti o meno: l’esito, purtroppo, è quello che l’umanità, nonostante gli anni passati, non ha ancora imparato la lezione di pace, democrazia e libertà che la Dichiarazione di cui facciamo parte vuole insegnare a chiunque. Quindi, in virtù degli esiti fallimentari riscontrati avanzo la proposta di unirci ancora di più stabilendo un patto di rinnovamento delle promesse che abbiamo fatto quando siamo stati scritti, ci impegneremo ancora di più per rendere la Terra un posto migliore e, con i tempi debiti, portare ogni Nazione a sedersi qui a fianco a noi nel tavolo della fratellanza!
TUTTI: Accetto!
Classe III A Bozzolo​