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MAGNIFICA OTTANTENNE

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INTERVISTA ALLA COSTITUZIONE ITALIANA

 

Buongiorno e benvenuta tra di noi … siamo felici ed onorati di averLa come nostra ospite. Prima di iniziare la nostra intervista Le proponiamo di rispondere ad una veloce batteria di domande per tracciare insieme, attraverso le sue risposte, la sua Carta d’identità … Le va? - Sì, certo, con piacere … - Bene, allora iniziamo …

 

Carta di identità- NOME - CARTA COSTITUZIONALE - DATA DI NASCITA - 1 GENNAIO 1948 - SOPRANNOME - DICONO DI ME CHE SONO “LA PIU’ BELLA DEL MONDO” - SEGNI PARTICOLARI- SONO LA SIGNORA DI’ITALIA - CARATTERISTICHE- “SEMPRE GIOVANE” DIREI!… - QUALITA’ DOMINANTI- SONO SEMPRE STATA ALL’ALTEZZA DEL MIO COMPITO - DIFETTI DOMINANTI - QUALCUNO DICE CHE SONO TROPPO … RIGIDA - ATTITUDINI- HO A CUORE LE SORTI DELLA REPUBBLICA - LA MAGGIORE SODDISFAZIONE - HO AFFERMATO, NEI MIEI ARTICOLI, VALORI PREZIOSI COME LA PACE, LA LIBERTA’, L’UGUAGLIANZA, IL LAVORO, L’ISTRUZIONE. - RIMPIANTI- I GIOVANI MI CONOSCONO APPENA!

 

Signora Costituzione, ci racconti qualcosa di Lei, della sua storia e della sua famiglia?

 

Come ho già detto, sono nata il 1° GENNAIO 1948 e, come diceva spesso uno dei miei papà, Piero Calamandrei, per sapere dove sono nata io, dovete andare col pensiero nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati e dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità”. Il mio antenato è lo Statuto Albertino e la mia, potremmo dire, è una famiglia allargata: ben 21 Mamme e 54 Papà. Si tratta dei 75 costituenti, i membri dell’assemblea costituente, personaggi politici provenienti da diverse ed opposte scuole di pensiero come democristiani, comunisti, socialisti, che ebbero il compito di fare di me la legge fondamentale dello Stato, capace di raccogliere ed interpretare i sentimenti di una moltitudine di opinioni presenti nel nostro paese all’indomani della Seconda guerra mondiale, guerra che, come ricordiamo, fu tragica per l’Italia, e che aveva ridotto il nostro Paese ad un cumulo di macerie. -

 

Signora Carta, ci vuole spiegare in modo semplice qual è, secondo Lei, la funzione di una Carta Costituzionale? -

La funzione di una Costituzione è quella di armonizzare le diversità, i differenti stati sociali, i diversi livelli di educazione, costruendo la cultura e l’identità di un popolo, in modo tale da trasformare una moltitudine in una nazione. Ed è stato ed è ancora questo il mio più grande obiettivo: tenere unito il territorio e il popolo italiano, garantire eguali diritti ad ogni cittadino e dare vita ad una grande nazione capace di affrontare le sfide del futuro. -

 

Quindi, nello specifico, di che cosa si occupa? -

Mi occupo dei Principi Fondamentali, dei Diritti e dei Doveri dei cittadini e dell’Ordinamento della Repubblica. -

 

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E cosa fa in concreto per i cittadini? -

Se i Cittadini rispettano i miei principi, posso renderli uguali davanti alla legge, garantendo i diritti e i doveri fondamentali a ogni cittadino, contro ogni discriminazione e sopruso. -

 

Durante questi ottant’ anni di vita, hanno provato tante volte a riformarla, ma senza successo; che ne pensa? -

Sì, è vero: numerose sono state le proposte di riforma. Devo dire, tuttavia, a mia difesa, che nonostante tutto, sono rimasta pressoché la stessa dal 1947. Penso di poter dire, senza tema di essere smentita, che sono una Carta completa, che garantisce l’uguale trattamento di tutti i cittadini italiani e il buon funzionamento delle istituzioni, del suo bicameralismo perfetto e della completa separazione dei tre poteri. -

 

Che cosa la rende felice? -

Mi rendono felice tutti i cittadini che rispettano i miei principi. Per vivere ho bisogno del rispetto di tutti. Sono stata una Costituzione “votata” perché è stato il popolo stesso che ha scelto i rappresentanti dell’assemblea costituente ed ha scelto al referendum, a suffragio universale, l’ordinamento statale fra repubblica e monarchia. Sono considerata “rigida”, invece, perché non posso assolutamente essere modificata da una semplice legge ordinaria. Si deve, infatti, ricorrere ad una processo di revisione costituzionale. Di determinare se leggi o decreti siano contro la Costituzione se ne occupa la Corte Costituzionale. Essa è un organo dello Stato formato da 15 giudici: un terzo è scelto dal presidente della repubblica, un terzo dal parlamento in seduta comune, un terzo dalle massime magistrature.-

 

Come si è arrivati alla Costituzione Italiana?-

Per avere un primo esempio, in Italia, di statuto costituzionale dobbiamo arrivare al 18 luglio del 1812, quando, a Palermo, il Parlamento del Regno di Sicilia promulgò la Costituzione siciliana. Questa prevedeva un parlamento bicamerale formato da una Camera dei Comuni, fatta da rappresentanti del popolo con carica elettiva, e una Camera dei Pari, costituita da ecclesiastici, militari e aristocratici con carica vitalizia. Il re continuava a mantenere il potere di veto sulle leggi, poi soppresso nel 1816 con la nascita del Regno delle Due Sicilie.Un altro anno importante fu il 1848, con la concessione dello Statuto Albertino da parte di Carlo Alberto di Savoia che rese l’Italia una monarchia costituzionale ereditaria. La concessione dello Statuto Albertino fu revocata poi dal successore di Carlo Alberto di Savoia, Vittorio Emanuele II.-

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Quando e come nasce la Costituzione italiana?-

Venendo alla storia più recente possiamo dire che il testo nasce dopo la caduta del Fascismo e la fine della Seconda Guerra Mondiale. La storia è legata a doppio filo con la nascita della Repubblica Italiana. Il governo provvisorio dell’epoca chiese agli italiani, il 2 giugno 1946, di scegliere se far rimanere l’Italia una Monarchia o se farla diventare una Repubblica. Il 54% dei voti finali (più di dodici milioni) fu per lo stato repubblicano e nella stessa data si svolse anche l’elezione dell’Assemblea Costituente a cui venne presentato il progetto costituzionale nel febbraio 1947, quando iniziò il dibattito in aula che si protrasse per quasi un anno.La Costituzione Italiana fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, con 458 voti favorevoli, 62 contrari e nessun astenuto, su un totale di 520 votanti. Fu poi promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948.Il documento è composto da 139 articoli e relativi commi. Principi fondamentali (articoli 1-12)Parte prima: Diritti e Doveri dei cittadini (articoli 13-54)Parte seconda: Ordinamento della Repubblica (articoli 55-139)A chi nutre dei dubbi sulla reale efficacia di questo testo oggi, bisogna ricordare alcune cose fondamentali … la Costituzione Italiana fissa un limite al potere di chi comanda, scongiurando la dittatura e uno dei suoi principi è quello di garantire uguali diritti a tutti i cittadini.

 

NILDE IOTTI, LA PRIMA DONNA A RICOPRIRE LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ( DAL 1979 AL 1992)

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Classe Quinta.

Scuola Primaria di Rivarolo Mantovano

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