FERMATA BATTICUORE
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Su un autobus a Mantova, dei ragazzini hanno minacciato l’autista, non hanno fatto salire o scendere le persone e hanno attivato il pulsante di emergenza che ha aperto le porte rischiando di far scivolare i passeggeri all’esterno del bus. Io ritengo che queste azioni siano pericolose perché mettono in difficoltà persone che hanno la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Se queste azioni non vengono fermate, gli autisti non vorrebbero più fare il loro lavoro, e ciò comporterebbe un danno non solo all'azienda trasporti, ma anche ai cittadini che ne fanno uso. La paura di questi atti vandalici potrebbe spingere i passeggeri a non usufruire del servizio autobus perché a nessuno piace essere derubato, minacciato o ferito. Abbiamo recentemente letto su “La Voce Di Mantova” di quel ragazzo che è stato ferito dalle schegge del vetro rotto dal sasso lanciato contro l’autobus da due ragazzini che inizialmente si erano rifiutati di pagare il biglietto poi, costretti dall'autista a farlo, una volta seci per vendetta hanno lanciati un grosso sasso contro il vetro. Sono episodi di violenza che sempre più spesso accadono sui mezzi di trasporto pubblici, autobus, treni e metropolitane. Mia sorella mi ha raccontato che anche sul treno per Cremona ci sono dei ragazzi che spaventano o che si rifiutano di pagare il biglietto e discutono con il controllore. Questi due ragazzi che hanno commesso atti vandalici si sentono felici di averlo fatto? Sì! Perchè ormai, per mancata educazione genitoriale, prendere in giro, picchiare, derubare e fare reati significa essere forti. La soluzione potrebbe essere quella di aumentare i controllori, ma ciò porterebbe a più spese. Un’altra è quella proposta dal secondo articolo: invogliare i giovani a frequentare i corsi per migliorare e incrementare l’accesso dei giovani a informazioni e servizi, orientarli e accompagnarli nelle loro scelte attraverso il potenziamento del ruolo dell’Informagiovani che diventerà un punto di riferimento per i giovani della città e per l’ultimo distretto. Trovo questa proposta molto bella, intrigante, educativa e istruttiva perché potrebbe rimettere la testa a posto ei ragazzi, quest’attività assomiglia a quella che pratichiamo a scuola, di nome “Life Skills Training”, In quest’ora settimanale affrontiamo tematiche che ci aiutano in modo positivo o negativo nelle nostre scelte che facciamo sia ora sia in futuro.
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Gabriele Maroli