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LA FORZA DEL RISPETTO

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Giuseppe e la forza del rispetto: una lezione contro il bullismo

La riflessione che vi proponiamo parte dalla Giornata contro il Bullismo. Abbiamo pensato insieme a come sia importante capire il dolore che può provare una persona quando viene bullizzata per una sua diversità. Nessuno dovrebbe mai sentirsi escluso o preso in giro per qualcosa che non può cambiare.Un bambino di nome Giuseppe venne bullizzato a scuola. La causa del bullismo era la sua diversità: Giuseppe era malato e per questo i suoi compagni lo prendevano in giro. Lo chiamavano “strano” e “brutto”, lo paragonavano a una scimmia e dicevano che era senza capelli e puzzolente. Alcuni raccontavano anche che non si lavasse mai, perché aveva delle infezioni. Giuseppe, ogni giorno, si sentiva sempre più triste e vergognoso. Si sentiva inferiore agli altri bambini e non riusciva a farsi degli amici. Ma un giorno, dopo aver sopportato troppe offese, decise di parlare con la preside. Raccontò tutto quello che stava passando, e lei, molto arrabbiata, andò subito in classe dalla prima A. Quando entrò in aula i ragazzi si alzarono tutti, visibilmente spaventati. La paura si sentiva nell’aria, e i ragazzi, con voci tremanti, salutarono la preside dicendo “Buongiorno” in coro. Il silenzio era totale, e il battito dei cuori degli studenti sembrava quasi udibile. La preside si sedette alla cattedra e, con uno sguardo serio, disse: "Questo bambino è uguale a tutti voi, anche se ha la sua diversità, non ha mai fatto niente di sbagliato". Le sue parole, così semplici ma forti, fecero riflettere tutti gli studenti. Capirono finalmente che avevano sbagliato a prendere in giro Giuseppe per una cosa che non dipendeva da lui. Da quel giorno, nessuno lo prese più in giro, e i suoi compagni di classe si avvicinarono a lui con più rispetto e comprensione.

Iolanda Zubani

Giulia Leoni

Noemi Pedrazzani

Arianna Selmini

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